LORENZO D'ANGIOLO

Procedendo in pittura nella sottrazione di materia
e di elementi narrativi con il
procedimento alla Gnoli dell'ingradimento abnorme dei particolari,
D'Angiolo scopre la fotografia,
tecnica per eccellenza fatta di luce,
eludendo dalla figurazione le consuete coordinate spaziali
che permettono l'ambientazione e
l'identificazione della realtą,
per estrarre atmosfere bruciate dalla luce
armonicamente ritmate da linee e scansioni geometriche
rigorosamente liriche e compositive.
Forse come recupero emozionale del fascino accecante del marmo,
vissuto a Carrara all'epoca degli studi all'Accademia di Belle Arti,
in ogni caso D'Angiolo inizia come pittore,
negli anni Sessanta,
partecipando a numerosi premi nell'area toscana;
insegna Pittura nella stessa Accademia (1965-1975)
e poi, fino al 1990 al Liceo Artistico di Lucca,
e negli anni Ottanta apre all'estero,
entrando in contatto con culture e realtą diverse
durante i viaggi
nelle Americhe, in Cina, in India, nello Yemen e in Africa.
In tali occasioni
affida alla fotografia l'ineffabilitą
di sensazioni accomunate tutte dall'anelito al superamento
di barriere materiali nella proiezione,
assolutamente interiore,
verso il trascendente.

G. Di Genova